Venom – La furia di Carnage è il sequel uscito ieri sera al cinema: spieghiamo l’ambiguo finale del film di cui tutti si sono fatti domande.
Venom è uno dei film più disucussi targato Marvel Comics. Questo perché il primo film tratto dal famoso fumetto non ha entusiasmato tutti.
Infatti i veri fan del fumetto sono rimasti in reatlà piuttosto delusi dal primo film poiché non rispecchiava per niente le loro aspettative. Il film La furia di Carnage infatti è stato un film realmente difficile da girare, non dal punto di vista scenografico ma per il fatto che che il regista avesse addosso una grossa responsabilità, quella di salvare la reputazione della saga Venom.
Il secondo film di Venom è uscito proprio ieri sera al Cinema ma molti, una volta terminato il film hanno iniziato a ragionarci su e ci sono infatti alcune cose che non tornano. Diamo dunque una dettagliata spiegazione quindi allo strano e ambiguo finale di Venom – La furia di Carnage.
Carnage viene ospitato da Cletus per compiere lo sposalizio e uccidere i propri nemici i quali si sa che sono Venom e il Detective Mulligan.
Innanzitutto dovete dare un ruolo più importante alla location scelta per l’uccisione di Carnage: la chiesa.
Quest’ultima infatti svolge un ruolo principale nella morte di Carnage. Stiamo parlando del suono delle campane. Il suono e il fuoco infatti sono fortemente indebolenti verso questa specie aliena.
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Nello scontro Dan, il nuovo fidanzato dell’ex ragazza di Brock, riesce con una tanica di benzina a dare fuoco a Carnage, ma con scarsi risultati. Carnage dunque riversa la sua furia su Shriek. Kasady inizia dunque ribellarsi, ma solo in questo modo Brock e Venom capiscono: i due killer non sono perfettamente abbinati. Infatti, come impariamo nel primo film, un Simbionte riesce a sincronizzarsi con l’ospite solo se, a livello biologico, sono presenti i requisiti di abbinamento.
Brock e Kasady cadono improvvisamente giù dalla cattedrale ma Venom riesce ad intervenire. A questo punto Kasady rivela a Brock di avere voluto sempre e solo la sua amicizia.
Terminato lo scontro Venom e Brock si concedono una vacanza per staccare da tutto e su una spiaggia, iniziano a parlare di “protettore letale“, termine che nei fumetti trasforma il simbionte da cattivo a antieroe. Infine Venom parla della sua volontà di indossare una maschera ma per Brock non è il caso. Il duo a questo punto si realizza e si accetta come eroe.
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