A Settembre a scuola ci potrebbe aspettare il peggio, con orari molto confusionari e alzatacce anche nel fine settimana.
Bisogna ammettere che l’impegno per far tornare gli alunni in classe c’è: dopo due anni di didattica a distanza, tornare in classe è l’obiettivo principale. La DaD è un utilissimo mezzo di emergenza, che è diventato quotidianità.
Non se ne può più: ne risente la salute psicologica dei ragazzi e anche dei bambini costretti per ore sulla scrivania di casa, senza nemmeno poter parlare con un compagno. Tuttavia le proposte per il rientro sono molto forzate.
Orari confusionari e scuola nel weekend, ma la scuola chiuderà prima
La prima proposta è quella di dividere gli alunni: alcuni faranno ore da 60 minuti e altri da 50. Ci saranno ingressi scaglionati: le entrate si svolgeranno in tre orari diversi. I licei entrerebbero in classe alle 8,00 e alle 10,00, mentre i professionali entrerebbero alle 8,00 e alle 09,40.
In questo modo si eviterà l’affollamento nei mezzi pubblici. Invece le lezioni di durate diverse renderebbero necessarie anche le uscite in orari diversi, in modo da evitare il riversarsi degli alunni in strada. Alcuni alunni uscirebbero alle 16 (quelli con orari da 60 minuti) e gli altri alle 14.
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Inoltre un’altra proposta sarebbe quella di fare lezione anche di sabato. Per alcuni sembrerà un affronto indicibile, ma ci sono già migliaia di studenti che facevano lezione anche di sabato prima di tutto questo, e che comunque hanno continuato a farle anche in DaD.
La nota positiva in tutto questo è che le scuole non sarebbero obbligate a seguire questo schema, anche se ci manterrebbe tutti più al sicuro, e poi si finirebbe scuola prima, magari si anticiperanno le vacanze di qualche settimana. Questa sì che sarebbe una gran cosa!
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Sabato o non sabato, l’importante è andare a scuola e finirla con questa DaD, visto che siamo tutti fin troppo stanchi.
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