Ultimamente ogni cosa che fa Chiara Ferragni viene criticata. Oggi é toccato alla sua nuova collezione di articoli di cartoleria per bambini.
Ancora una volta Chiara Ferragni non la passa liscia e si ritrova sotto ai riflettori. Purtroppo si sa, quando si é famosi, c’é sempre qualcuno che, qualsiasi cosa si faccia, andrà a cercare il più impercettibile e nascosto degli errori.
Questa volta il tutto é nato dopo l’annuncio della Ferragni della sua nuova linea di prodotti per la scuola, completa di astucci, quaderni e diari. Ma ora cos’ha generato quest’ennesima polemica?
Ovviamente, oltre ai commenti negativi, c’é chi sta apprezzando molto la sua idea ed é curioso di sapere cosa si può trovare tra gli articoli, dove comprarli e quanto costano. Noi siamo qui per questo e vi daremo le informazioni necessarie.
Intanto, per questi prodotti, Chiara ha collaborato con il famoso brand di cartoleria “Pigna”, per questo motivo, non essendo propriamente dei prodotti esclusivi, si possono comprare direttamente nelle edicole oltre che sul sito ufficiale del suo brand.
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Attualmente sono disponibili gli astucci, rosa o azzurro, al prezzo di 35 euro, il pack di gomme a 7,70 euro e le matite a 6,90 euro. Poi troviamo i raccoglitori e i quaderni con spirale a 4,90 euro e i quaderni standard a 2,10 euro. Quelli più piccoli costano invece 1,90 euro. Infine il diario si trova al prezzo di 17,90 euro.
Tutti i prodotti sono ovviamente disponibili in varie colorazioni e con i loghi più popolari del suo brand. Per quanto riguarda i prezzi beh… era ovvio che non avremmo potuto trovare i prezzi dei soliti prodotti da cartoleria, quindi c’era un po’ da aspettarselo. Cosa ne pensate?
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Come già detto, questo annuncio da parte dell’influencer ha scatenato una nuova bufera, per ben due motivi. Il primo é abbastanza scontato e non potevano non essere che i prezzi, a detta di molti esagerati, soprattutto se gli articoli sono destinati anche ai bambini.
In secondo luogo, a generare la polemica é stata la sua scelta di collaborare con Pigna, ma perché? Ve lo spieghiamo subito. L’azienda italiana, da quello che si dice sui social, ha commesso un grave errore durante l’emergenza COVID.
Ciò che ha fatto di tanto grave é stato obbligare i propri dipendenti a lavorare senza mascherina nonostante i casi che aumentavano incessantemente e le terapie intensive erano praticamente strapiene. Dunque la Ferragni, sostengono in molti, avrebbe fatto meglio a non sostenere il brand.
Voi cosa ne pensate? Sarebbe stato più giusto scartare Pigna oppure sostenere in ogni caso i suoi dipendenti dopo la crisi indotta dal COVID?
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Caterina Astorino
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