Molti nascono nel “corpo sbagliato”, generalmente il problema è il genere, ma se fosse anche la nazionalità? La storia di Oli London
Tutti conosciamo benissimo il mondo delle persone transessuali, le persone che non riescono ad identificarsi con il loro sesso biologico e quindi decidono di portare avanti la transizione, che li farà diventare del sesso opposto, anche legalmente.
Ma c’è qualcuno che ha già sentito parlare di persone transrazziali? Sono ben poche le persone che decidono di intraprendere percorsi di questo genere, ed è per questo motivo che la storia di Oli ha fatto tanto scalpore.
Oli London, il suo percorso per diventare “come Jimin”
Ci sono voluti 8 anni, 18 interventi e 170.000 euro per portare a termine la transizione, ma finalmente Oli ce l’ha fatta: ora è Corean* ed ha fatto ufficialmente il suo coming out. Oli ha dichiarato di essere Corean* e non-binario, quindi parlando con lui si useranno i pronomi they/them.
Il loro nome è stato cambiato in Jimin. Il nome è un tributo a Jimin Park, il membro dei BTS che ha ispirato Oli a compiere la transizione. Voleva essere come lui quando ha iniziato. Oli è Inglese ed ha 31 anni.
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My TRANSition story & how I became KOREAN🇰🇷 https://t.co/8QSPTDOVgY 💙💜💛💚🖤🧡 #olilondon pic.twitter.com/KwBrUO2GcS
— Oli London (@OliLondonTV) June 26, 2021
Oli, o Jimin, è un* cantante che ha messo online diversi brani, uno il cui nome è “Plastic Is Fantastic”, già il nome dice tutto. Ovviamente, Oli è stat* criticat* moltissimo per le sue scelte. Però quando si fa una cosa del genere non si può esigere di non essere criticati.
Scommetto che anche la prima persona transessuale ha ricevuto tantissime critiche, anzi, molte più di quelle ricevute da Oli, mentre adesso è una cosa più che normale. Sarà così anche con la storia di Jimin?
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Probabilmente nessuno di noi ha mai pensato che esistesse l’esigenza di poter cambiare la propria etnia, ma ci sbagliavamo… è successo. Magari al prossimo mese del Pride avremo anche un giorno dedicato all’orgoglio transrazziale.
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