Michele Merlo: il medico che lo ha respinto si difende contro il padre

Il padre di Michele Merlo, Domenico, aveva dei seri dubbi sul medico che ha lasciato andare suo figlio senza esame qualche giorno prima di morire. Vediamo cosa ha risposto.

Come era stato annunciato dal padre, e dal figlio quando ancora Michele era in vita, qualche giorno prima di morire, il giovane era andato in ospedale per farsi visitare.

Ancora in vita, entra e chiede ad un medico che, molto sgarbatamente, lo respinge fuori per non far “intasare” il pronto soccorso dell’ospedale di Vergato.

Nonostante manifestasse i sintomi di una leucemia e la coincidenza che l’ospedale era quasi vuoto, il medico si è rifiutato di fare delle analisi.

Il medico avrebbe fatto morire Michele Merlo?

Sapendo della notizie, hanno chiamato il medico che era di turno quella sera in ospedale e lo sentiamo dire solo una frase:

“Ho fatto tutto quello che dovevo fare e tutto è stato relazionato ai miei superiori”

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Un’unica frase che lascia trapelare un senso di indifferenza da parte del medico che, il padre Domenico, continua a definire non professionale.

Ma già da prima, il procuratore capo, Giuseppe Amato, ha avviato un’inchiesta accusando il medico di omicidio colposo.

Per procedere, però, era necessaria l’autorizzazione all’autopsia: “Questo servirà anche perché vengano svolte le attività investigative connesse“

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Salgono le accuse che Michele si fosse drogato

Durante le discussioni tra Domenico e l’ospedale, sono saltate fuori delle accuse da alcuni del pronto soccorso di Vergato dove accusano Michele di essersi drogato.

“Perché mio figlio è stato respinto dall’ospedale di Vergato e accusato di aver fatto uso di droghe.”

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“Vogliamo sapere quanto successo nei giorni e nelle ore precedenti al ricovero nella rianimazione del Maggiore. Verificare se vi siano stati errori e/o omissioni che abbiano determinato irreversibilmente la sorte di Michele“

Le ultime parole del padre con il cuore in gola.

Attendiamo notizie da quella che sarà l’autopsia del giovane Michele, continuamo ad essere suoi fan nonostante tutto!

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