Dopo il lungo discorso di Fedez sul palco del Concertone, la RAI smentisce di avergli censurato il discorso, chiedendo di inviare loro il testo del discorso che avrebbe eseguito sul palco. Fedez risponde loro pubblicando la telefonata con la stessa RAI.
Sul discorso che Fedez ieri ha svolto al Concertone non solo in merito all’occasione del 1° Maggio, nonché festa dei lavoratori, non c’è niente da dire. L’artista ha toccato non solo l’argomento del lavoro ma anche di politica, di società in riferimento all’approvazione della legge DDL ZAN, argomento già trattato dallo stesso Fedez sui social.
Durante il discorso però, lo stesso Fedez svela che la Rai avrebbe chiesto, alcune ore prima dell’inizio del Concertone, di inviare loro il testo del discorso che lui avrebbe fatto per controllarlo e censurarlo poichè la RAI credeva potesse accadere ciò che alla fine è accaduto.
THE POET THE POEM#Fedez #concertone #SalviniPagliaccio pic.twitter.com/XNIL9ZqpHt
— 𝐿𝑢𝑐𝑒 (@overthelux) May 1, 2021
Pare abbiano chiesto all’artista di censurare gran parte del suo discorso, non facendo nomi e cognomi ne i nomi dei partiti che più hanno evitato l’approvazione della legge DDL ZAN. Ma Fedez non è stato nella pelle e ha dovuto dire ciò che pensava, non solo dicendo il discorso senza alcuna censura, ma postando su Twitter un pezzo della telefonata intercorsa fra lui e la vice-direttrice della RAI.
Fedez – la telefonata con la Rai
Fedez non ci ha pensato due volte. Lui stesso ammette di non pensare che fosse necessario arrivare a tanto, ma dopo la smentita della RAI, non ha potuto fare a meno di pubblicare la prova schiacciante di quanto sostenuto da Fedez sul palco. Non una registrazione, bensì un video dove col vivavoce Fedez si registra durante la telefonata.
Inaccettabile il tentativo della Rai di censurare @Fedez, un artista che si sta spendendo per l’approvazione del #DDLZan.
Il paese ha bisogno di questa legge ed ha bisogno di voci indipendenti pronte a battersi per la libertà di espressione e i diritti. #concertone #Fedez
— laura boldrini (@lauraboldrini) May 1, 2021
La frase clou della serata è stata quella da lui ripetuta più volte, ovvero la citazione di uno dei politici che hanno ostacolato l’approvazione della legge DDL ZAN:
“Se avessi un figlio gay lo brucerei nel forno”
La richiesta di censura
La RAI ha chiesto durante la telefonata di non scendere così a fondo nei particolari e di adattarsi ad un sistema, in cui queste affermazioni non sono adatte alla situazione e perchè le frasi stesse estrapolate e messe in un altro contesto assumerebbero un significato diverso.
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Ovviamente per una frase così non ci sarebbe da interpretare nessun altro significato se non quello già palesemente espresso dal politico in questione. Fedez alla fine per ottenere il consenso a dire ciò che voleva avvalendosi del diritto di espressione.
Si è inoltre assunto ogni responsabilità di ciò che diceva, sottintendendo ovviamente citazione tratta dal contratto stipulato con la RAI prima dell’organizzazione del Concertone, secondo cui
“Se Fedez, userà a fini personali il concerto del 1° Maggio, per fare politica calpestando il senso della festa dei lavoratori, la RAI lascerà che i sindacati paghino per intero il costo del concerto“
che stando a quanto dice Salvini, ammonta a circa 500.000€.
La Rai smentisce la censura.
Ecco la telefonata intercorsa ieri sera dove la vice direttrice di Rai 3 Ilaria capitani insieme ai suoi collaboratori mi esortano ad “adeguarmi ad un SISTEMA” dicendo che sul palco non posso fare nomi e cognomi pic.twitter.com/gu14BxM3G6— Fedez (@Fedez) May 1, 2021
Voi che ne pensate dell’accaduto? Con quale delle due parti siete d’accordo?
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